Le dinamiche sentimentali sono da sempre complesse, e probabilmente buona parte del loro fascino deriva anche da questo. Tutti sappiamo (o abbiamo sperimentato) che trovare il proprio partner non è facile e per questo, nei secoli, le pseudo-tecniche (anche empiriche) per una buona riuscita della ricerca non sono di certo mancate: qualcuno è sostenitore del fatto che è necessario operare scelte ammantate di una certa razionalità, altri sostengono che negli affari di cuore il cervello non deve mettere il becco (come sempre la verità sta in mezzo...). E se il dibattito, fino a pochissimo tempo fa, è stato unicamente rivolto alle difficoltà nel dialogo tra i due sessi, oggi, che le relazioni omosessuali sono state in larga parte socialmente sdoganate, si apre un mondo inesplorato rispetto ai delicati equilibri che stanno alla base delle coppie dello stesso sesso. Premesso che avere dubbi, incertezze (nonché fare sbagli clamorosi o reiterati nel tempo), fa parte del gioco amoroso e non è in alcuna maniera da ritenere “patologico”, possono talvolta verificarsi blocchi ed incagli che tendono a cristallizzarsi nel tempo e che provocano in chi li vive un forte disagio e sofferenza.
In questi casi, può essere utile confrontarsi con uno psicologo che, per quanto ovvio, non ha la funzione di surrogare una “agenzia matrimoniale”, ma può innescare una riflessione rispetto, ad esempio, ai tratti caratteriali e comportamentali che possono ostacolare il nascere di una relazione.